CODICI CON COLLEGAMENTI NORMATIVI
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Scientifico
Paolo Del Gaudio 323 -
1. La disciplina urbanistica e la nullità
La questione del corretto inquadramento circa la natura della nullità degli atti negoziali di trasferimento di immobili irregolari sotto il profilo della legge urbanistica appare particolarmente delicata, non solo per la complessità della materia e per l’incertezza del dato normativo, ma anche perché involge il necessario bilanciamento tra due contrapposte esigenze: il contrasto all’abusivismo edilizio, da una parte, e l’esigenza di tutela dell’acquirente di immobile difforme dal titolo concessorio, dall’altra. Pertanto, ogni possibile approdo risolutivo, così come la corretta individuazione dell’ambito applicativo della predetta nullità, è condizionato dalla soluzione che si intende dare alla problematica inerente alla natura, “formale” o “sostanziale”, della suddetta nullità. Allo stato dei fatti la vexata quaestio non ha trovato un punto di incontro univoco in dottrina e giurisprudenza, tanto da giustificarne la rimessione al Supremo Consesso della Corte di Cassazione che, a giorni, farà finalmente chiarezza sul tema (per effetto della Ordinanza di rimessione 30.7.2018 n. 20061, di cui si dirà ampiamente a breve). È opportuno ricordare che la nullità urbanistica è un’ipotesi di nullità speciale, attualmente, disciplinata dall’art. 40 della l. 47/1985 e dal suo omologo, art. 46 del d.p.r. n. 380/2001, quest’ultimo applicabile ratione temporis agli atti negoziali inerenti ad immobili, la cui costruzione sia iniziata dopo la data del 17 marzo 1985.
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